Questo buonissimo primo è stata una piacevole scoperta della vita da universitari.
E con questo non intendo dire che è frutto dell'invenzione di una ragazza disperata che non sa cosa mangiare, ma quello che intendo dire è che è proprio una ricetta conosciuta e mangiata nella mensa universitaria.
E con questo non intendo dire che è frutto dell'invenzione di una ragazza disperata che non sa cosa mangiare, ma quello che intendo dire è che è proprio una ricetta conosciuta e mangiata nella mensa universitaria.
Realizzarlo è semplice:
- speck a dadini
- panna da cucina
- zafferano
- pasta corta
- formaggio(facoltativo)
- sale, pepe, aglio, prezzemolo qb
Per prima cosa mettere sul fuoco una pentola con abbondante acqua leggermente salata in cui cuocerà la pasta.
In una padella far scaldare l'olio con un pò di aglio, e aggiungere lo speck a dadini.
Lo speck a dadini è facilmente reperibile al supermercato, ma in mancanza si può prendere al banco salumi una fetta spessa di speck che poi taglieremo da soli, oppure anche un etto di speck tagliato sottile e che poi ridurremo a striscioline.. tutto fa brodo!!
Lo speck a dadini è facilmente reperibile al supermercato, ma in mancanza si può prendere al banco salumi una fetta spessa di speck che poi taglieremo da soli, oppure anche un etto di speck tagliato sottile e che poi ridurremo a striscioline.. tutto fa brodo!!
Una volta rosolato lo speck aggiungiamo la panna e appena si sarà scaldata leggermente aggiungere lo zafferano.
Una bustina per due persone è la dose ottimale, poi se la volete più saporita o colorata aggiungetene ancora.
Il mio consiglio, quando si usa la panna da cucina, è quello di tenere il condimento abbastanza liquido, scolare bene la pasta al dente e magari finire la cottura nel condimento in modo tale da poter regolare la cremosità garantendo che la pasta si impregni di sapore.
Se si fa asciugare troppo avremo una pasta collosa e asciutta.. sempre buona di sapore ma un pò meno gradevole da mangiare.
Terminare con una spolverata di prezzemolo tritato e a piacere con del parmigiano o del pepe nero!
Una bustina per due persone è la dose ottimale, poi se la volete più saporita o colorata aggiungetene ancora.
Il mio consiglio, quando si usa la panna da cucina, è quello di tenere il condimento abbastanza liquido, scolare bene la pasta al dente e magari finire la cottura nel condimento in modo tale da poter regolare la cremosità garantendo che la pasta si impregni di sapore.
Se si fa asciugare troppo avremo una pasta collosa e asciutta.. sempre buona di sapore ma un pò meno gradevole da mangiare.
Terminare con una spolverata di prezzemolo tritato e a piacere con del parmigiano o del pepe nero!
Scusa il disturbo, ma nella foto ci sono dei fusilli
RispondiEliminaHai ragione, questo era il nome che trovavo sempre nella mensa universitaria dove mangiavo e loro usavano i rigatoni. Ho lasciato il nome per affetto, ma poi si può usare qualsiasi formato di pasta
EliminaEx studente Unipi presente!
RispondiEliminaChe bello cercare questa ricetta e trovare questo risultato.
Grazie a te per averla postata!
Università di Pisa. Li mangiavo anche io nel 2008 alla mensa centrale. E l’ho anche inserita nella mie ricette che ora faccio a casa regolarmente. Io la faccio gratinate al forno.
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